I prossimi avversari dei granata sono ad un passo dalla Roma e al “Grande Torino” sono costretti a vincere: Mertens il pericolo numero uno

Avrà fame di vincere il Napoli che domenica alle 15 affronterà il Toro al “Grande Torino”. Gli azzurri di mister Sarri si giocheranno da qui alla fine del torneo le residue speranze di centrare la qualificazione diretta in Champions League. Il duello in atto è quello con la Roma, al momento seconda in graduatoria con un punto di vantaggio sui partenopei. Sfida incrociata, dunque, ma con Torino come sfondo comune. E sì, perché se Hamsik e compagni affronteranno i granata, i giallorossi ospiteranno la Juventus nel posticipo serale. L’avversario che il Toro di Mihajlovic (ma, sul campo, di Attilio Lombardo, almeno per due partite) si troverà ad affrontare è di quelli temibili. Miglior attacco del torneo con 81 reti all’attivo e sconfitto una sola volta in tutto il girone di ritorno, il 19 febbraio sul campo del Chievo. Il credo tattico del tecnico Sarri, che sfiorò la panchina granata in estate, è l’ormai consolidato 4-3-3. Squadra sempre corta, tocchi rapidi, ripartenze micidiali e un attacco che gioca a memoria.

Già, il tridente offensivo partenopeo, composto da Callejon, Mertens ed Insigne, può vantare la bellezza di 50 reti in campionato. Poco meno della metà portano la firma di Dries Mertens, reinventato centravanti, con proficui risultati, dal suo allenatore, a seguito dell’infortunio di Milik (il polacco è comunque rientrato da qualche mese). Il belga sta vivendo una stagione straordinaria e punta ad insidiare Dzeko, e Belotti, per il titolo di capocannoniere. E ben lo sa il Toro delle gesta del 14 azzurro: quattro le reti siglate nel 5-3 patito dai granata al “San Paolo”, lo scorso 18 dicembre. In quell’occasione, il dominio dell’undici napoletano fu evidente: in venti minuti il Napoli chiuse la pratica, portandosi subito sul 3-0. Dopo la convincente prova nel derby, però, i ragazzi di Mihajlovic hanno tutta l’intenzione di continuare a mettere in difficoltà chiunque, volontà più volte espressa dal tecnico serbo. La legge del “Grande Torino”, poi, è una sicurezza in più.


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Hic Sunt Leones 61 (A.C. TORINO)©

Personalmente mettere firma per un bel 2 a 2.

ExIgneFaxArdetNova
7 anni fa

La vedo dura, paradossalmente peggio che con i gobbi.

Hic Sunt Leones 61 (A.C. TORINO)©

oh certo che e’ peggio che con i gobbi, condivido assolutamente! Questi, non solo hanno buoni giocatori ma anche un bel gioco. Anche se discontinui a volte. La Juve a mio modestissimo parere mi sembra che ultimamente viva piu’ di qualita’ dei singoli molto piu’ che bel gioco. Posso sbagliarmi,… Leggi il resto »

Massimo 1963 (lamaratona2.0)

Gioca Maksimovic????

Cairo: “Il vento sta cambiando, magari vinceremo il prossimo derby in extremis…”

Carlao si è allenato in gruppo, allarme rientrato per il brasiliano